Il lavoro a part time può danneggiare la pensione?

Per i lavoratori è importante sapere se il periodo

a part time può danneggiare oppure no la pensione.

Vediamo di chiarire questo aspetto e capire dove

unisce i lavoratori vicini alla pensione con quelli

appena assunti.

 

Prima di tutto il diritto alla pensione (anzianità)

per i dipendenti non viene influenzato dal part

time, naturalmente bisognerà fare attenzione

che l’importo della retribuzione non scenda al

disotto del minimale Inps, altrimenti l’anzianità

verrà intaccata. Esempio, lavoratore a part

time con una retribuzione annua lorda pari al

minimale, ossia 10.724,00 euro, l’anzianità

accreditata sarà di dodici mesi, o cinquantadue

settimane secondo il linguaggio pensionistico. 

Nel caso di una retribuzione pari all’80% del 

minimale, 8.579,00 euro all’anno, l’anzianità

accreditata risulterà nove mesi e mezzo (l’80%

di dodici mesi).

Relativamente alla misura della pensione 

(l’importo), per chi è nel sistema misto, la parte

di pensione calcolata facendo riferimento alla

media delle retribuzioni degli ultimi anni non

verrà influenzata. Per la parte contributiva

(anni successivi al 1995) a fronte di una minore

retribuzione, per via del part time, si saranno

versati meno contributi quindi, l’importo di

pensione ne risentirà verso il basso.

Per i dipendenti pubblici il part time influenza

ancora meno la pensione futura perché ci sono

dei meccanismi di calcolo che tutelano i

lavoratori.

Possiamo dire che il part time incide solo sulla

pensione futura che viene calcolata in base ai

contributi.

Considerazione questa che ci fa capire che,

sia i lavoratori vicini alla pensione, sia quelli

lontani, hanno un punto in comune e cioè, 

l’incidenza del part time sulla pensione

calcolata in base ai contributi versati.

I lavoratori più giovani hanno un elemento

aggiuntivo a cui prestare attenzione vale a dire,

essendo la loro pensione calcolata su tre requisiti,

anziché su due,

1. età anagrafica (oltre i 64 anni);

2. anzianità contributiva (minimo 20 anni);

3. importo annuo della pensione (non inferiore a

  16.738,00 euro annui);

se lavoreranno parecchio in part time, i contributi

versati potrebbero risultare insufficienti al

 raggiungimento del terzo requisito (l'importo) e

far slittare la pensione in avanti, oltre i 70 anni,

quando l’importo richiesto sarà più basso.

Il discorso del part time andrebbe tenuto in

considerazione da quei lavoratori che hanno

 avuto retribuzioni contenute, o saltuarie,

in modo da non trovarsi delle brutte sorprese

al momento della pensione.

28/05/2020